Vinca

Vinca è un genere di piante della famiglia delle Apocinacee, originario dell’Europa e dei tropici, comprendente specie erbacee perenni, erette o striscianti, note con il nome comune di Pervinca. Il nome deriva dal latino vincire (= legare), con riferimento ai fusti sottili e flessibili.
Le specie più diffuse in Italia si sviluppano nel sottobosco, ad esempio la Vinca major (o Pervinca maggiore), originaria dell’Europa meridionale, con foglie ovato-cordate, a margini cigliati, fiori grandi con sepali e lobi della corolla cigliati, di colore viola-lilla; e la Vinca minor (o Pervinca minore), frequente nelle siepi e fra i cespugli, suffrutice alta dai 10 ai 30 centimetri, con radici esili e fibrose, fusti allungati e sottili, prostrati al suolo, quelli fioriferi sono eretti, con foglie opposte, persistenti, ovali-lanceolate, coriacee e dai margini glabri, di colore verde-scuro lucente, fiori ascellari e peduncolati, corolla gamopetala rotata, con 5 lobi troncati all’apice, di colore azzurro-lilla o raramente rosei, ed occhio bianco al centro, i frutti sono follicoli semicilindrici contenenti numerosi semi oblunghi.
Tra le specie di origine tropicale utilizzate come piante ornamentali, citiamo la Vinca rosea (= Catharanthus roseus) originaria delle zone tropicali del Madagascar e Isole Mauritius, alta circa 60 centimetri, poco rustica e che mal si adatta ai climi rigidi.
La pervinca è considerata una pianta tossica per il suo contenuto in vincristina. In caso di assunzione di parti della pianta i sintomi precoci compaiono entro le 24 ore e sono a carico dell’apparato digerente, con nausea, vomito e febbre; quelli tardivi, nella prima settimana, consistono in cefalea, insonnia, delirio, allucinazioni, neuropatie, convulsioni e coma.Nel medioevo la pervinca veniva usata anche come preparato per filtri d’ amore.