Aspidistra

L’aspidistra (dal greco ασπίς, aspís, nel senso di scudo, per via dell’aspetto delle foglie) è una pianta ornamentale originaria dell’Asia orientale (Giappone, Cina e Himalaya) e dell’Africa. Le specie più diffuse sono l’A. elatior, l’A. typica, l’A. caespitosa, l’A. linearifolia, l’A. tonkinensis e l’A. lurida. Genere della famiglia delle Convallariaceae (già Liliaceae); poco apprezzata in passato, è stata recentemente rivalutata per la robustezza e adattabilità ad ogni tipo di clima e situazione, la sua altezza può raggiungere circa 70 cm e si può coltivare sia in vaso, con terriccio universale ben drenato, che in piena terra, nelle zone a clima non troppo rigido al riparo dell’ombra di alberi o arbusti, con l’aggiunta di torba, sabbia e materiale inerte drenante.
L’Aspidistra è una pianta dal rizoma carnoso e dalle foglie larghe e dure di colore verde intenso, lucide e sempreverdi; alcune varietà hanno foglie striate di bianco (Aspidistra lurida). I fiori, che crescono quasi a diretto contatto con la terra, non sono vistosi, spesso nascosti dal folto fogliame (per questo alcuni ritengono che non fiorisca mai), di colore porpora-brunastro, a volte con macchioline chiare, sbocciano in estate generando una bacca nerastra.